Un’indicazione chiara e precisa di cosa sia considerabile come biomassa è data dalla Direttiva Europea 2009/28/CE che la definisce come “la frazione biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui di origine biologica provenienti dall’agricoltura, dalla silvicultura e dalle industrie connesse, comprese la pesca e l’acquacoltura, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani”.
La biomassa, dunque, è una materia prima che presenta benefici unici nel mercato: è disponibile in quantità elevate, è rispettosa dell’ambiente, non richiede processi di produzione inquinanti e i costi di approvvigionamento sono molto più contenuti rispetto ai combustibili fossili.